Continua ad aumentare il riscaldamento globale, come ci confermano gli ultimi dati provenienti dagli Stati Uniti

I primi tre mesi del 2016 sono stati i più caldi, con 1,15 gradi sopra la media del ventesimo secolo, che è di 12,3 gradi sulle superfici di terra e mare. Lo segnala il NOAA, National oceanic and atmospheric administration – agenzia federale USA che si occupa di meteo e ambiente nel rapporto “Noaa National centers for environmental information, State of the Climate: Global analysis for march 2016″.

Quello passato è stato il mese di marzo più caldo nel periodo che risale dal 1880 a oggi.

Come illustrato nell’immagine che segue si evidenzia che la maggior parte della superficie terrestre è stata più calda della media, con aumenti da primato in Centro Sud America (Brasile orientale), nell’Africa orientale e centrale, buona parte dell’Asia sudorientale e consistenti settori dell’Australia settentrionale e orientale. L’aumento della temperatura media globale della superficie della Terra spiega il documento del NOAA, è stato di 2,33 °C superiore alla media del ventesimo secolo. Nell’emisfero Nord addirittura di +2,72 gradi.

Di seguito pubblichiamo il riassunto, rappresentato in immagine, in cui il NOAA ha riassunto le principali anomalie climatiche che si sono verificate nel mondo nel mese di marzo 2016.

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A questo link troverete il report nella versione integrale in lingua inglese.

Cosa si può fare per contrastare questo fenomeno? Sicuramente la prima frontiera contro l’aumento del riscaldamento globale parte dalle nostre azioni quotidiane che devono essere mirate ad ottimizzare il risparmio dei consumi nelle nostre case e nei nostri luoghi di lavoro.

A tal proposito, nel post che pubblicheremo nei prossimi giorni, vi forniremo 24 utili consigli per ridurre i nostri consumi e il nostro impatto sul pianeta!